A poche centinaia di metri dal Castello di Lombardia e dalla Rocca di Cerere, il Museo del Mito, ad Enna, è un museo interamente multimediale, dove la realtà virtuale e le proiezioni immersive narrano in forma spettacolare l’antico mito greco di Demetra e Persefone (Cerere e Proserpina per gli antichi Romani), coniugando felicemente tradizione classica e nuove tecnologie.
All’interno del museo, si entra infatti in una grande sala dove viene proiettato contemporaneamente su tutte e quattro le pareti (anche alle spalle dello spettatore) un video dai colori estremamente vividi che racconta con la voce dell’attore Neri Marcorè il mito del rapimento di Kore (altro nome greco di Persefone), l’amata figlia della dea Demetra, da parte di Ade, dio degli Inferi, secondo la leggenda avvenuto sulle sponde dell’odierno lago di Pergusa. Poichè vengono utilizzati anche diffusori sonori a 360 gradi, lo spettatore si ritrova così interamente coinvolto con la vista e l’udito in una realtà immersiva che ricorda altri esempi di musei multimediali, come all’estero, il TeamLab Planet di Tokyo.
In questi tuttavia si fa spesso ricorso a narrazioni tratte dalla fantascienza o da film celebri reinventati. Nel caso invece del Museo del Mito, viene ripresa la classica leggenda di Demetra che furiosa per il rapimento della sua amata figlia scatena siccità e carestie in tutta la Terra, finché Zeus preoccupato per la sorte degli umani non ordina al dio Ade di lasciare che per almeno una parte dell’anno, Kore, divenuta sua sposa, possa tornare sulla superficie terrestre dalla propria madre.
Questo antico mito in realtà era precedente allo stesso periodo greco classico, affondando le sue lontanissime radici nel culto preistorico della Grande Dea Madre, e delle divinità della natura del periodo greco minoico-miceneo (Il nome Demetra deriva da Da-meter = Madre Terra, nel greco arcaico miceneo). Per suo tramite le antiche popolazioni interpretavano l’avvicendarsi delle stagioni e la rinascita della natura in primavera, con la maturazione dei frutti della terra e delle messi, segno della ritrovata felicità della dea della Terra dopo il ricongiungimento con sua figlia. Proprio ad Enna e nel suo territorio circostante il culto di Demetra-Cerere e di sua figlia Kore-Proserpina era molto sentito in epoca antica, come attestato dai santuari che vennero edificati e dai ritrovamenti archeologici di statue ed altre rappresentazioni (come gli acroliti al Museo di Aidone) riguardanti le due divinità.
Il progetto, nato per valorizzare l’area archeologica della Rocca di Cerere e del Castello di Lombardia è stato il frutto della collaborazione tra storici, archeologi, architetti, docenti, guide naturalistiche, nonché dell’artista siciliano Salvo Ligama, il cui stile coniuga i miti classici con le immagini digitalizzate. Oltre a questi, un ruolo fondamentale è stato svolto naturalmente dagli esperti di informatica e di realtà virtuale.
Prima della realtà immersiva nella sala video, i visitatori possono sperimentare anche la realtà virtuale in 3D. All’ingresso viene fatto indossare loro un visore (dispositivo Oculus VR Quest) tramite il quale possono avere la sensazione di vedere dall’alto – come sospesi in una mongolfiera – la Rocca di Cerere e tutto il territorio circostante, compreso il castello, la città e le vallate sottostanti. Ambedue le esperienze hanno riscosso molto apprezzamento da parte dei visitatori (fonte: Tripadvisor).
Nella realizzazione del Museo del Mito si è puntato anche all’eco-sostenibilità ambientale, poichè all’esterno sono stati piantati alberi di Melograno e Carrubo per compensare l’emissione di CO2, mentre tutti gli allestimenti sono prodotti con materiali riciclati e totalmente riciclabili.
VIDEO: Inaugurazione del Museo del Mito.
Il Museo del Mito si trova in via Nino Savarese ad Enna, a poca distanza dal Castello di Lombardia. Orari di apertura: tutti i giorni, dalle ore 9 alle 17 (orario invernale). Prezzo del biglietto: 3 euro. Sito web: www.museodelmito.it – Email: museodelmito.enna@gmail.com .
Testo e foto di Ignazio Burgio.
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