Il Parco Letterario Salvatore Quasimodo a Roccalumera (Me)

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Il Parco Letterario Salvatore Quasimodo a RoccalumeraPresso la stazione ferroviaria di Roccalumera (Me), cittadina bagnata dalle acque dello Stretto di Messina, è possibile visitare il Parco Letterario dedicato al poeta Salvatore Quasimodo (1901 – 1968), premio Nobel per la letteratura nel 1959. Un “parco letterario” – denominazione registrata e di proprietà della “Fondazione Ippolito Nievo” – è un vero e proprio itinerario tra località, musei, monumenti, paesaggi, ecc. anche distanti, ma tutti legati alla vita, alla produzione e alle fonti di ispirazione di uno specifico scrittore. Quello dedicato a Salvatore Quasimodo collega Roccalumera, di cui era originaria la famiglia del poeta, con Modica (Rg) dove nacque, quasi per caso, il 20 agosto 1901 mentre la madre incinta era andata a far visita al marito, capostazione in quella cittadina del ragusano. Ma dopo pochi giorni la madre e il bambino ancora in fasce tornarono nella cittadina messinese dove il poeta avrebbe trascorso insieme ai fratelli la sua infanzia e dove poi sarebbe ritornato spesso nel corso della sua vita.
Uno dei luoghi del parco letterario di Roccalumera è costituito da un museo ospitato all’interno di tre locali della stazione. Nella prima sala sono esposti un gran numero di documenti, foto, vecchi articoli di giornali, ecc. che riguardano la famiglia di Salvatore Quasimodo, la sua infanzia ed i primi anni della sua giovinezza. Sono visibili anche alcuni scritti giovanili del poeta ed alcuni arredi della casa della famiglia Quasimodo a Roccalumera.
La seconda sala del museo è invece dedicata al periodo giovanile del poeta, dagli anni ‘30 agli anni ‘50 del secolo scorso e contiene anch’essa lettere private di Quasimodo con altre personalità del suo tempo, numerosi articoli di giornali che lo riguardano, documenti riguardanti il suo lavoro, i suoi libri, e molto altro ancora.
Nella terza sala è stato invece ricostruito lo studio originale del poeta che si trovava nella sua casa di Milano (in Corso Garibaldi 16). Sulla sua scrivania si trovano oltre alle penne e agli altri oggetti di cancelleria che utilizzava, anche la sua macchina da scrivere. Alle pareti sono appesi oltre alla laurea conferitagli nel 1960 dall’Università di Messina, anche le onorificenze concessegli dal Presidente della Repubblica, e donati, insieme a tanti altri oggetti del poeta, dal figlio Alessandro Quasimodo, Presidente Onorario del Parco Letterario dedicato al padre. Sempre in questa sala è possibile prendere visione di video che riguardano il poeta, tra cui la cerimonia di assegnazione del Premio Nobel (ripresa dalla Televisione Svedese), alcune interviste, registrazioni del Poeta che declama le sue poesie, ed altro ancora.
Poco fuori dai locali della stazione si aprono i cancelli del Giardino-Museo Quasimodiano, un antico scalo merci riconvertito a sito culturale in cui, oltre ad una sala convegni e ad una biblioteca, sono presenti cinque vagoni merci adibiti a treno-museo dedicati sempre al poeta. Su vagoni simili a questi, il piccolo Salvatore Quasimodo e la sua famiglia vissero per diversi mesi dopo che il terremoto del 28 dicembre 1908 sconvolse Messina, e dove il padre venne incaricato di riorganizzare il traffico ferroviario. All’interno del treno-museo si può ammirare una ricca collezione fotografica, allestita dal prof. Sergio Palumbo, sull’ultimo periodo della vita del poeta, dal conferimento del Premio Nobel nel 1959 fino alla sua morte a Napoli, il 14 giugno 1968.
Compresa nel Parco Letterario dedicato a Quasimodo è la cosiddetta Torre Saracena o Torre Ficara, una torre di guardia di età medievale al centro di Roccalumera ed a poca distanza dalla stazione. Ad essa fu molto legato il poeta tanto da dedicarle la poesia “Vicino a una Torre Saracena”, in ricordo del fratello Enzo, morto in tenera età per una malattia, con cui da bambino era solito giocare presso di essa.
Risalente al 1400, ma probabilmente costruita su di una precedente struttura di epoca araba, la Torre Saracena in epoca medievale e moderna serviva ad avvistare le navi pirate arabe in modo da dare in tempo l’allarme anche con fuochi di segnalazione. Nel ‘700 divenne una delle mete dei viaggiatori europei che giungevano in Sicilia per il Grand Tour, la tradizionale visita turistica e culturale dalle Alpi fino a Malta. Oggi al suo interno è conservata una stampa settecentesca che raffigura il monumento disegnato da un viaggiatore svedese. Restaurata nel 2000 ed inaugurata l’anno successivo, la Torre Saracena viene utilizzata dall’associazione che cura il parco letterario per mostre ed altri eventi culturali, come l’esposizione degli acquerelli (o “guaches”) realizzati dallo stesso Quasimodo per illustrare alcune sue poesie.
Il parco Letterario Salvatore Quasimodo, molto visitato, è gestito dall’Associazione culturale “Club Amici di Salvatore Quasimodo”, e si contraddistingue per una ricca attività culturale. Nel giardino-museo vengono infatti organizzati convegni, concerti, presentazioni editoriali, e numerosi altri eventi.
Per visitare quanto descritto fin qui è necessario prenotarsi ai contatti e ai recapiti presenti sul sito web ufficiale del Parco: www.parcoquasimodo.it

Galleria di immagini.



Note. Per raggiungere in auto Roccalumera e la sua stazione ferroviaria dov’è la sede del Parco Letterario basta percorrere l’autostrada A18 Messina – Catania ed uscire allo svincolo ROCCALUMERA. Ovviamente è possibile arrivare anche in treno tramite i collegamenti locali di Trenitalia (da Messina e da Catania). Testo e foto di Ignazio Burgio. Data di pubblicazione 29 agosto 2022


Il parco letterario Salvatore Quasimodo

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