In provincia di Messina, lì dove termina la catena dei Monti Peloritani e inizia quella dei Nebrodi, sorge Novara di Sicilia, località di origini antiche ma dall’aspetto soprattutto medievale che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Ogni anno nel periodo di Carnevale, per le strade del paese si affrontano alcune squadre di concorrenti al Torneo del Maiorchino, il tipico formaggio pecorino locale. Sostanzialmente il gioco consiste nel far rotolare una ruota di formaggio stagionato (la maiurchèa) lungo le vie del paese. Secondo le ricostruzioni storiche, tale tradizione risale ai primi decenni del XVII secolo.Il maiorchino è un formaggio che viene prodotto in un’area dei Nebrodi all’incirca delimitata dai comuni di Santa Lucia del Mela (ad est), Montalbano Elicona (ad ovest) e Fondachelli Fantina, poco più a sud di Novara di Sicilia. Alla fine della stagionatura il formaggio si presenta in solide forme circolari del peso di 10 o 12 chilogrammi. E proprio queste forme vengono utilizzate dai giocatori nel corso del torneo.
Le regole sono tutto sommato semplici: diverse squadre formate da due o tre giocatori, uno dei quali riveste il ruolo di capitano, devono a turno attorcigliare una fune – o lazzàda, di almeno tre metri di lunghezza e “impeciata”, per aderire meglio – lungo lo spessore della ruota di formaggio e poi lanciarlo da fermo. Il tragitto che deve percorrere la forma di Maiorchino è lungo circa due chilometri e parte dalla via del Duomo per arrivare solitamente fino alla fine di un muretto nel Piano di Don Michele (salvo eventuali decisioni di proseguire oltre lungo la stradina che conduce ai mulini di Corte Sottana). Vince la squadra che riesce a coprire l’intero percorso con meno lanci.
A prescindere dalla bravura e dall’esperienza dei concorrenti, il gioco può presentare imprevisti e complicazioni dovute alle condizioni del percorso. La ruota di formaggio può venire casualmente deviata dalla pavimentazione delle vie e bloccarsi improvvisamente contro la parete di un edificio, o anche imboccare vicoli (vaèlli) fuori itinerario. Oppure può anche capitare che cada dentro una rampa di scale (cattafùcchi) sotto il livello stradale. Ma la forma di Maiorchino potrebbe anche rompersi e terminare la sua corsa anzitempo, nel qual caso, come da regolamento, viene sostituita con una ruota nuova e nel turno successivo il lancio riparte da punto in cui si è fermato il pezzo di formaggio più grande.Durante i giorni di gara, la competizione viene sempre seguita con passione dagli abitanti del paese, che tifano per questa o quell’altra squadra. In tale occasione spesso si sentono pronunziare parole ed espressioni arcaiche nell’antico dialetto gallo-italico: “mòglia bora a maiurchèa” (attorciglia bene lo spago alla ruota del Maiorchino), “lànzila o spìgu da cappillitta”, (lanciala verso l’angolo della cappellina), “‘mbuccàu o spigu da Cappillitta da Madonna du Carmu” (ha imboccato l’angolo della Cappellina della Madonna del Carmine), “si ‘nziccàu to cattafuccu” (è finita nel sottoscala), ecc. È una maniera di riallacciarsi alla tradizione dei propri antenati utilizzando il loro stesso linguaggio e di dimostrarsi fedeli ad una tradizione che significa anche amore per il proprio paese.
La domenica di Carnevale si svolge la finale maschile, ed il successivo martedì grasso quella femminile. Nella medesima domenica di Carnevale, nella piazza centrale del paese si tiene la Festa del Maiorchino e si possono gustare i piatti più tipici della gastronomia locale.
Il Torneo del Lancio del Maiorchino è organizzato dall’associazione “Circolo Sportivo Olimpia” di Novara di Sicilia. Per il suo valore culturale nel 2006 è stato inserito nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia. È anche iscritto all’AEJEST, Associazione Europea dei Giochi e degli Sport Tradizionali, e all’ ITSGA, Associazione Internazionale dei Giochi e degli Sport Tradizionali. Lo scorso dicembre 2022 è stato iscritto nel registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Nota. Il programma della 34a Edizione della Festa e del Torneo del Maiorchino 2023 prevede lo svolgimento delle gare nei fine settimana (sabato e domenica) e nelle ultime quattro giornate di Carnevale, ovvero nei giorni: 14-15, 21-22, 28-29 gennaio; 4-5, 11-12, 18-19-20-21 febbraio. Domenica 19 febbraio a partire dalle h. 10,30 si svolgerà in Piazza Bertolami la Festa del Maiorchino con degustazioni gastronomiche.
Come arrivare a Novara di Sicilia. Dall’autostrada Messina-Palermo si può uscire agli svincoli di Falcone o Barcellona Pozzo di Gotto e imboccare la SS 185 in direzione sud che conduce al paese del Maiorchino. Dall’autostrada Messina- Catania, uscire allo svincolo di Taormina sud ed imboccare sempre la medesima SS 185 in direzione nord, avendo l’accortezza, superato il paese di Francavilla, di imboccare il bivio per Novara. Si possono utilizzare altri mezzi come il treno (scendendo alla stazione di Novara-Furnari-Montalbano, a 20 Km dal paese) o anche i bus extraurbani dell’azienda AST (scendendo a Barcellona o a Francavilla, anch’essi ad una ventina di Km di distanza), ma in ambedue i casi è sempre necessario percorre in auto la distanza che separa da Novara di Sicilia.
Testo di Ignazio Burgio. Si ringrazia l’associazione “Circolo Sportivo Olimpia” di Novara di Sicilia per l’utilizzo delle immagini (di Manuela Pavanello) tratte dalla propria pagina facebook: Circolo Sportivo Olimpia “Il Maiorchino”.
Data di pubblicazione dell’articolo: 30 gennaio 2023
Fonti:
Il Torneo del Maiorchino, su: www.comunedinovaradisicilia.me.it/il-torneo-del-maiorchino.html
“Il gioco del Maiorchino, bene immateriale Unesco”, su: www.regione.sicilia.it
Video: Novara di Sicilia – Il gioco del lancio del Maiorchino
