La Cascata delle Due Rocche a Corleone (Pa)

 - 
English
 - 
en
French
 - 
fr
German
 - 
de
Japanese
 - 
ja
Polish
 - 
pl
Spanish
 - 
es
Italian
 - 
it

La cascata delle due rocche a Corleone A poca distanza dal centro abitato di Corleone (Pa) sorge il il Parco Fluviale delle Cascate delle Due Rocche, con una superficie di 18 Km quadrati. Al suo interno il Torrente Corleone dopo aver percorso un canyon fluviale prodotto con la sua attività erosiva, forma una cascata alta una decina di metri alla base della quale si trova un piccolo bacino di cinque metri di larghezza e poco profondo.

Le rocce del canyon e della cascata sono di un tipo caratteristico della zona, ovvero Calcareniti glauconitiche di Corleone. Queste contengono una quantità abbondante di fossili, tra cui persino i denti del più grande squalo mai esistito, il famoso Megalodonte (Carcharadon Megalodon). Proprio grazie a tali reperti preistorici si ritiene che queste rocce si siano formate tra i 20,4 e i 13,8 milioni di anni fa, all’epoca del Miocene, in un ambiente marino non molto profondo, al massimo un centinaio di metri.

Lungo le pareti del canyon è possibile osservare gli strati all’incirca orizzontali, come veri e propri livelli sedimentari, di queste particolari rocce, caratterizzati da una colorazione bruna verdastra, grazie all’abbondante presenza di glauconite, un minerale che si forma appunto in ambienti marini poco profondi.

La cascata delle due rocche a Corleone La portata del torrente Corleone e del conseguente volume della cascata – nella stagione più secca divisa in due bracci – risulta massima all’incirca tra Novembre ed Aprile, per poi diminuire nei mesi estivi ed aumentare nuovamente con le precipitazioni autunnali.

La vegetazione del parco è rappresentata da alcuni generi di orchidee, giaggioli, oleandri, Camomilla delle Madonie, Silene sicula, ecc. La fauna è invece costituita da lucertole, come quella siciliana (Podarcis waglerianus), dalla vipera comune (Vipera aspis), da anfibi come il rospo smeraldino siciliano (Bufotes boulengeri siculus) e da rapaci come il gheppio (Falco tinnunculus).

Presso il torrente Corleone si possono osservare i resti di un acquedotto costruito dagli Arabi nel X secolo per rifornire di acqua l’omonimo centro abitato. Vicino alla cascata si possono visitare due mulini idraulici – uno a monte e l’altro a valle della medesima cascata – risalenti al XIII secolo e recentemente restaurati dalle amministrazioni locali.

Partendo da un ponte saraceno che attraversa il torrente, un sentiero di medio-bassa difficoltà attraversa il parco e consente agli escursionisti di ammirare sia le pareti del canyon sia le parti inferiori e superiori della cascata.

Fonti:

Gaetano Lombardo, Canyon e Cascata delle due Rocche: bellezza naturale a Corleone, in: www.siciliaenatura.it

Canyon e Cascata delle Due Rocche, in: comune.corleone.pa.it/directory/canyon-e-cascata-delle-due-rocche

Testo di Ignazio Burgio. Si ringrazia il dott. Gino Di Leo per aver gentilmente concesso l’uso delle sue foto.



La cascata delle due rocche a Corleone La cascata delle due rocche a Corleone

Sicilia Turistica insolita e sconosciuta, menu icona facebook Sicilia Turistica insolita e sconosciuta, menu icona twitterSicilia Turistica insolita e sconosciuta, menu icona instagram

Privacy policy

Tributo alla stupidità dei motori di ricerca. Il mio plugin wp per motori di ricerca mi dice che per indicizzare al meglio questo articolo devo inserire almeno -4- volte la frase chiave “La cascata delle due rocche a Corleone”. Dunque al fine di evitare che l’articolo si possa indicizzare male se non si trova la frase La cascata delle due rocche a Corleone penso che sia opportuno inserire un certo numero di volte la frase La cascata delle due rocche a Corleone all’interno di questo testo. Ma al fine di non banalizzare lo stile di questo articolo (assolutamente non commerciale) ripetendo fino alla noia la frase La cascata delle due rocche a Corleone, ritengo sia meglio aggiungere alla fine la suddetta frase nascondendo il tutto alla vista dei pazienti lettori. Spero che in tal modo il mio plugin sia soddisfatto di aver trovato la frase in questione e non si lagni più. E spero che i lettori non leggano mai questo testo, perchè è perfettamente inutile.