La chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore a Modica (Rg)

 - 
English
 - 
en
French
 - 
fr
German
 - 
de
Japanese
 - 
ja
Polish
 - 
pl
Spanish
 - 
es
Italian
 - 
it

La chiesa di San Nicolò a ModicaIn mezzo ai tanti monumenti di stile barocco, nella cittadina di Modica (Rg), sopravvivono anche rari esempi di edifici medievali, come la chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, in via Grimaldi, proprio dietro la maestosa chiesa barocca di San Pietro.
Si tratta di una piccola cappella di 45 mq scavata nella roccia calcarea sin dall’XI secolo, contenente affreschi sacri in stile bizantino di differenti periodi, dall’XI al XVI secolo.
Tra gli affreschi attualmente visibili, spicca al centro il Cristo Pantocratore circondato da una figura geometrica a forma di mandorla – anche nota come “vesica piscis” – simbolo tipico bizantino col significato di “rinascita” o “resurrezione”. È seduto in trono, abbigliato in vesti regali (tunica rossa e mantello blu), e tiene in una mano un vangelo con la scritta “EGO SUM LUX MUNDI”, io sono la luce del mondo. Il suo volto, così come anche le sue mani e i suoi piedi, hanno una tinta più scura rispetto ai volti degli angeli e dei santi che lo attorniano, poiché rispecchiano l’antico stile bizantino, quello che ancora si può osservare, ad esempio, nelle icone medievali russe della Galleria Tretiakov a Mosca.
Ai suoi lati vi sono altre figure di santi. A sinistra di chi guarda, vicino al Cristo Pantocratore, la Vergine col Bambino, poi un santo monaco non ancora identificato, San Vito e San Pietro. Dalla parte opposta, sempre dal centro verso l’esterno si trovano invece San Michele Arcangelo che regge un globo e una bilancia, simbolo del giudizio divino; Sant’Eligio, santo di provenienza normanna, e San Giacomo, il santo principale della Spagna. Quest’ultima figura secondo gli studiosi venne aggiunta probabilmente nel XVI secolo.
In diverse altre parti della chiesa rimangono tracce di altri affreschi, come sul soffitto dell’abside (dove vi era l’altare), con quel che rimane di un’Ascensione di Gesù con didascalie in greco. La presenza di questi elementi – molto antichi, risalenti all’XI secolo – insieme ad altre caratteristiche architettoniche tipiche delle chiese bizantine, fanno supporre agli studiosi che la cappella fosse inizialmente adibita al rito greco-ortodosso (a beneficio dei fedeli di lingua greca presenti nella Modica medievale) e successivamente destinata al culto cattolico. Nel 1577 la chiesa di San Nicolò venne annessa dal punto di vista amministrativo alla vicina parrocchia di San Pietro. In seguito al terremoto del 1693 la chiesa rupestre subì danni e crolli. Venne così accorpata alla chiesetta in muratura di Santa Nicolella edificata nella parte anteriore, ma anche quest’ultima negli ultimi secoli fu poi sconsacrata ed è oggi utilizzata come garage.
Scoperta nel 1987 da Duccio Belgiorno, la chiesa rupestre di San Nicolò – denominata “Inferiore” perché si trova nella parte bassa di Modica – subì i primi interventi di restauro e studio già a partire dal 1988 a cura della Soprintendenza di Siracusa. Nel 1992 venne acquisita dal “Centro Studi sulla Contea di Modica” che da allora in poi si è impegnato al recupero e allo studio storico-artistico di questo prezioso monumento. In particolare le indagini archeologiche hanno permesso di rinvenire sotto il pavimento cinque sepolture, una delle quali doveva costituire un ossario con volta a botte.
Una svolta decisiva per la chiesa rupestre si è avuta a partire dal 2020, in seguito all’iniziativa “I Luoghi del Cuore” promossa ogni anno dal FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano. Votata da 30.226 persone la chiesa di San Nicolò ha raggiunto il 6° posto nella classifica nazionale, consentendo così alle associazioni culturali “Centro Studi sulla Contea di Modica” e “Associazione Culturale VIA” di ricevere i finanziamenti che il FAI mette a disposizione per il restauro dei monumenti che hanno raggiunto una soglia minima di voti. Grazie anche al cofinanziamento di Intesa Sanpaolo, del Comune di Modica, dell’azienda Acqua Santa Maria e del gruppo Edilzeta Zaccaria, sono così partiti nel 2022 gli interventi di restauro in primo luogo sugli affreschi già visibili (di cui si è parlato prima) ma che prevedono nel prossimo futuro anche il recupero di altri dipinti, quali quelli più antichi, dell’XI secolo.
«San Nicolò Inferiore merita di essere un luogo del cuore – ha commentato la Capo Delegazione FAI di Ragusa Avv. Gisella Scollo – per ciò che rappresenta per Modica e per tutta la Sicilia: una preziosa testimonianza della storia religiosa dell’isola e un unicum nel panorama della Sicilia medievale. È un luogo della memoria, è il passato che dialoga con il nostro presente. Il FAI insieme a Intesa Sanpaolo ha permesso alla chiesetta di non restare un semplice appannaggio di quel passato e le ha restituito una rinnovata bellezza».



VIDEO: Chiesetta rupestre di San Nicolò – Modica (Ragusa)

VIDEO: L’intervento del FAI alla Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore – I Luoghi del Cuore (FAIchannel)

Fonti:
www.beniculturali.it

www.fondoambiente.it


La chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore si trova in via Grimaldi, dietro la chiesa di S. Pietro. Attualmente è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Il costo del biglietto è di 2,50 euro (ridotto per i soci FAI).

Come raggiungere la città di Modica. In auto da Messina seguire l’autostrada A18 fino a Catania poi proseguire sull’autostrada E45 in direzione Siracusa. Oltrepassata quest’ultima proseguire fino alla fine del tratto autostradale a Rosolini. Imboccare quindi la SS115 per Ispica e poi Modica. Da Palermo si può percorrere l’autostrada A19 in direzione di Catania e (se non si vuole seguire l’itinerario citato prima, più lungo ma più comodo) si può uscire ad Enna e seguire quindi le indicazioni verso Ragusa per arrivare infine a Modica.
Dalle principali città siciliane è possibile utilizzare sia i bus extraurbani dell’azienda AST, sia i treni regionali per raggiungere la stazione di Modica. In aereo, oltre all’aeroporto di Catania, si può atterrare all’aeroporto di Comiso molto più vicino alla città del cioccolato.
Testo e foto di Ignazio Burgio. Data di pubblicazione: 23 giugno 2023

La chiesa di San Nicolò a Modica La chiesa di San Nicolò a Modica

Sicilia Turistica insolita e sconosciuta, menu icona facebook Sicilia Turistica insolita e sconosciuta, menu icona twitterSicilia Turistica insolita e sconosciuta, menu icona instagram

Privacy policy