In principio era la semplice tavola da surf dei Polinesiani poi esplosa come sport nel XX secolo. A questa venne poi aggiunta una semplice vela in maniera da poter solcare il mare anche lì dove non c’erano onde giganti, ma almeno una semplice brezza, come nei litorali del Mediterraneo: e fu il windsurf. Sempre nel XX secolo la tavola da surf diede origine ad altre varianti poi diventati altrettanti sport: il wakeboard al posto degli sci nautici; il sup, la tavola mossa dai remi; e last but no least il kitesurf, l’abbinamento aquilone e tavola da surf che trascina lo sportivo (o kiter) sulla superficie marina. Dal momento che questa disciplina richiede meno impegno fisico e minor tempo di apprendimento rispetto al windsurf, la sua diffusione è stata molto veloce anche qui in Sicilia.
Gli appassionati di kitesurf sanno bene che le caratteristiche ambientali della località (o spot, nella terminologia della disciplina), per quanto riguarda le condizioni di vento e mare, possono condizionare la scelta dell’attrezzatura: meno vento c’è più grande dev’essere l’aquilone (detto anche ala), specialmente se il kiter non è un “peso piuma” cioè pesa più della media. Oppure si può optare per l’utilizzo dell’hydrofoil, ovvero la particolare tavola con una profonda chiglia (un po’ come quella delle barche a vela) che consente di andare più veloci anche con venti deboli. Anche le linee, cioè i cavi che collegano l’aquilone alla barra tenuta dalle mani dello sportivo, di solito sono meno lunghi in condizioni di vento forte. Persino la forma della tavola può variare in funzione della velocità del vento (se forte, se ne può preferire una più stretta e corta).
Tutte queste variabili diventano importanti ad esempio nel caso di gare e campionati, come quelli che si svolgono ogni anno tra giugno e luglio nel mare di Marsala (Tp). Ma anche per i semplici appassionati la buona conoscenza dell’attrezzatura, soprattutto sotto la guida di un buon istruttore, è sicuramente importante anche dal punto di vista della sicurezza: non solo caschetto e giubbotto salvagente, ma anche tavole coi bordi che non feriscano quando si cade in acqua, ecc.
Sulla scorta delle migliori informazioni che si possono trovare in rete, di seguito vengono elencati gli spot più gettonati distribuiti sui litorali della Sicilia, insieme a una minima descrizione riguardo alle caratteristiche del luogo, ai venti e – se ve ne sono – ai servizi forniti in loco. Viene indicato anche il periodo di pratica della disciplina, se tutto l’anno o soltanto da ottobre a maggio: durante il periodo estivo, in molte località siciliane non è possibile infatti praticare il kitesurf perché potrebbe costituire un pericolo per i bagnanti. Rispetto al windsurf, anche gli sportivi più esperti possono infatti perdere il controllo dell’aquilone per improvvisi colpi di vento e finire contro qualcuno in acqua.
COSTA OCCIDENTALE. Non si può che partire dalla breve costa ovest della Sicilia poiché la laguna dello Stagnone di Marsala costituisce un vero “santuario” per i praticanti di kitesurf, famoso e apprezzato anche a livello internazionale. Il vento soffia da varie direzioni per quasi tutto l’anno, ma il vero punto di forza è costituito dal fondale basso: se la tavola sfugge dai piedi è dunque possibile recuperarla agevolmente senza rincorrerla a nuoto, ma semplicemente camminando con l’acqua alla cintola. Per tale motivo è l’ideale per tutti coloro che vogliono imparare o perfezionare la tecnica, senza troppi sforzi. Viceversa viene suggerito di utilizzare con prudenza la tavola hydrofoil poiché se s’incaglia contro un basso fondale si può danneggiare. Ogni anno tra giugno e luglio vengono organizzati nello Stagnone di Marsala gare e campionati di vari livelli. Sul luogo si trovano anche varie scuole che tengono corsi di apprendimento e perfezionamento, e forniscono anche l’attrezzatura necessaria.
Sempre lungo la costa occidentale, fra Trapani e Mazara del Vallo, si trovano altri litorali molto apprezzati dagli appassionati di kitesurf, quale ad es. in prossimità dello stesso Stagnone, l’Isola Lunga o Grande, sul versante che guarda al mare aperto. Questa costituisce un ottimo spot dove per gran parte dell’anno spira vento di Scirocco o all’opposto da nord – nord ovest. Può essere utilizzata anche la tavola hydrofoil. Al centro della lunghissima spiaggia a ridosso proprio della città di Marsala poi, lo spot di Playa Bianca offre venti che soffiano da varie direzioni. Tuttavia dal momento che è molto apprezzato dai bagnanti sin dal mese di maggio (vi si trovano anche stabilimenti balneari) si può praticare il kitesurf solo da ottobre fino ad aprile. Va bene anche l’hydrofoil.
A metà strada tra Marsala e Trapani (nei pressi dell’aereoporto di Birgi) si trova invece la spiaggia di Marausa in cui soffiano venti da nord-est. Frequentatissima anche questa dai bagnanti nella stagione estiva è possibile praticare kitesurf solo da ottobre a maggio (anche con l’hydrofoil). Il medesimo discorso vale per un altro rinomato spot proprio a ridosso della città di Trapani e del suo lungomare, ovvero la spiaggia di San Giuliano. Come si può ben immaginare è affollata di bagnanti sin dalla tarda primavera e dunque la si può utilizzare per il kitesurf solo da ottobre a inizio maggio. Soffia generalmente vento da nord-est.
Dalla parte opposta andando da Marsala verso Mazara del Vallo, si arriva all’oasi naturalistica del WWF di Capo Feto, dove nei pressi dell’antico faro si trova una suggestiva spiaggia incontaminata e poco frequentata dai bagnanti anche nella stagione estiva (dunque praticabile in teoria anche nella stagione balneare, pur con la dovuta prudenza). Il vento migliore spira da nord-ovest, ma non raramente diventa piuttosto debole. In questo spot è comunque presente una scuola che fornisce anche attrezzature a noleggio. Poco dopo si trova anche la lunga spiaggia sabbiosa di Tonnarella, ideale perché vi soffia un buon vento di Scirocco per tutta la primavera. D’estate è piena di bagnanti e dunque impraticabile.
Poco dopo Mazara proseguendo sempre verso sud, si trova la località di Pozzitello (o Puzziteddu), nei pressi di Capo Granitola, dove è possibile praticare kitesurf tutto l’anno. Insieme ad alcuni villaggi turistici sono presenti anche due scuole che forniscono oltre ad attrezzatura a noleggio anche servizi e assistenza a pagamento. Soffiano venti sia da nord-ovest che da sud-est.
COSTA MERIDIONALE. Otto Km e mezzo dopo la città di Sciacca – lungo la statale 115 – si trova la spiaggia libera di San Giorgio. Nonostante sia uno spot molto apprezzato dagli appassionati di Sciacca e dintorni richiede una certa esperienza a motivo della presenza di scogli e frangiflutti. Questi ultimi – a cui bisogna ovviamente prestare attenzione mentre si corre sulle onde – esistono per proteggere la spiaggia a favore di stabilimenti balneari e villaggi turistici della zona, per cui nei mesi estivi è necessario tenere conto della presenza di bagnanti. I venti sono buoni, specie da ovest. Superato Porto Empedocle si raggiunge la località balneare di San Leone, una delle spiagge preferite dagli Agrigentini. Ovviamente è gremita di bagnanti in estate, ma da ottobre a maggio costituisce un buon spot di sabbia uniforme, con poca profondità adatta anche ai principianti. I venti soffiano da ovest. Procedendo verso est, la località di Torre di Gaffe, tra Marina di Palma e Licata, presenta sia sabbia sia rocce (vicino la riva anche nascoste a pelo d’acqua). Poichè è molto affollata d’estate è raccomandabile praticarvi kitesurf da ottobre a maggio. I venti soffiano da ovest e nord-ovest. Dopo Licata si apre tuttavia l’ampio Golfo di Gela con spiagge sabbiose ideali per praticare il kitesurf. Non di rado si possono trovare spot poco frequentati dai bagnanti anche d’estate, con la possibilità quindi di praticare kitesurf anche nella stagione calda. Numerosi sono infatti nella zona i lidi attrezzati per dare assistenza ai kiters. I venti soffiano da ovest, sud-ovest. Più o meno il medesimo discorso vale per i litorali del ragusano – Scoglitti, Marina di Ragusa e Pozzallo – che presentano lunghe spiagge sabbiose, adatte anche ai neofiti, e con tratti di litorale poco affollati di bagnanti anche in estate. Anche qui si trovano strutture che forniscono corsi, attrezzature e assistenza, come ad es. a Pozzallo dove esiste una scuola. Su questi fondali sabbiosi della Sicilia meridionale si può utilizzare anche la tavola hydrofoil. I venti soffiano da più direzioni, non solo da ovest.
COSTA ORIENTALE. Anche per quanto riguarda la costa orientale, sono molte le spiagge lunghe e sabbiose ideali anche per i principianti. Ovviamente le medesime spiagge possono trovarsi facilmente affollate di bagnanti nel periodo estivo, e non solo quelle nei pressi dei centri abitati più grandi. È il caso dei litorali di Portopalo e Capo Passero – la punta più meridionale della Sicilia – che pur avendo nei pressi solo il piccolo abitato di Pachino, d’estate sono piene di bagnanti essendo rinomati centri di villeggiatura. I venti soffiano da più direzioni (Ponente e Maestrale) e consentono di cimentarsi in diversi stili: wave, free e slalom. Presenza di scuola e corsi nella vicina Pachino.
Risalendo verso nord, la spiaggia di Marina di Avola, a metà strada fra Capo Passero e Siracusa costituisce invece uno spot impegnativo che richiede esperienza, poiché specie in inverno soffiano venti forti di Scirocco e Grecale in grado di generare onde anche di due metri. Le guide affermano che si può praticare tutto l’anno, ma in estate i bagnanti naturalmente non mancano. Oltrepassata Siracusa, i litorali di Marina di Melilli, nel Golfo di Augusta, e più oltre, di Agnone Bagni, costituiscono comodi spot anche per i principianti, essendo lunghe spiagge sabbiose con venti di Scirocco. Sono tuttavia impraticabili d’estate essendo molto apprezzate anche dai bagnanti. Ad Agnone Bagni è presente una scuola che oltre a fornire corsi organizza tour di kitesurf anche all’estero. Il medesimo discorso vale anche per la spiaggia a ridosso di Catania, la Playa, che in estate è in totale dominio dei numerosi stabilimenti balneari. Negli altri mesi dell’anno costituisce comunque un comodo spot anche per principianti. Soffiano venti da diverse direzioni. Naturalmente a Catania non mancano scuole che offrono corsi di kitesurf.
Superata la città di Catania, le guide saltano un lungo tratto di costa per poi raggiungere e consigliare località dello Stretto di Messina, con la costa calabra di fronte. E questo per vari motivi: litorali rocciosi, venti forti, fondali insidiosi, e in alcuni tratti, come a Scaletta Zanclea, persino i cavi elettrici della ferrovia troppo vicini alla spiaggia su cui potrebbero impigliarsi gli aquiloni spinti dai colpi di vento (le guide prudentemente consigliano di fare attenzione anche a questi eventuali rischi, anche se apparentemente improbabili).
Il primo litorale favorevole al kitesurf che si incontra è dunque quello di Tremestieri, con spiaggia di sabbia e ciottoli, e vento anche piuttosto forte di Grecale. Superata la città di Messina, si trovano altri due rinomati spot: Pace e soprattutto Il Pilone nella zona di Capo Peloro. Quest’ultimo litorale è così soprannominato a motivo del dismesso traliccio dell’alta tensione che collegava i cavi dell’elettricità ad un altro traliccio sulla costa calabra, scavalcando lo Stretto. I venti sono piuttosto forti e dunque soprattutto il Pilone non è uno spot per principianti. Ma a parte il fatto che ambedue le spiagge sono piene di bagnanti d’estate (si è a ridosso della città di Messina), bisogna considerare che in qualsiasi periodo dell’anno si è nel cuore dello Stretto: correnti molto forti quindi, ed intenso traffico di ogni genere di imbarcazioni di ogni tipo e forma (traghetti, aliscafi, barche da pesca, navi civili e militari, ecc.). Ciononostante proprio le difficoltà poste dalle insidiose acque dello Stretto affascinano molti kiters esperti tant’è vero che ogni estate si svolge una competizione sportiva (in tutta sicurezza, ovviamente) fra la costa calabra e quella siciliana riservata ai mezzi a vela (aperta quindi anche a windsurf e kitesurf). Chi fosse interessato può trovare maggiori informazioni sul sito www.traversata.it . Per i comuni mortali comunque nei paraggi di Messina si trovano litorali molto più sicuri come quello di Mortelle, subito dopo aver superato la Punta del Faro, quindi dietro lo Stretto, all’inizio del versante tirrenico. I venti soffiano da diverse direzioni, persino Scirocco da sud che scende sulla spiaggia dopo aver superato i monti sopra di essa. Naturalmente neanche a Messina mancano scuole e strutture in grado di fornire corsi, attrezzature ed altri servizi.
COSTA SETTENTRIONALE. I litorali sabbiosi nella zona di Capo d’Orlando costituiscono comodi e interessanti spot anche a motivo dei venti moderati di Grecale che soffiano tutto l’anno. È possibile praticare diversi stili. Pur rientrando tra le più rinomate località di villeggiatura, anche nella stagione balneare si possono trovare tratti di spiaggia non affollati. Sette Km dopo Cefalù, andando verso Palermo sulla statale litoranea 113, si trova la località di Salinelle, famosa tra gli appassionati perché i venti sono abbastanza sostenuti: fino a 40 nodi con il Libeccio! Non è uno spot consigliato ai principianti, anche perché il fondale che diventa profondo poco dopo la riva può generare onde insidiose. Sia a Capo d’Orlando che a Salinelle, e a Cefalù sono presenti scuole e strutture che offrono corsi, attrezzature e servizi vari.
La spiaggia di Mondello ad una decina di Km dopo Palermo costituisce al contrario un tranquillo spot sabbioso adatto anche a chi vuole imparare. I venti soffiano moderatamente un po’ da tutte le direzioni. Mondello tuttavia è la spiaggia dei palermitani, gremita di bagnanti d’estate e coi mezzi della Guardia Costiera in costante perlustrazione. Dunque vi si può praticare il kitesurf esclusivamente da ottobre a maggio. Il medesimo discorso vale per altri litorali tirrenici sul versante trapanese, come San Vito Lo Capo, le cui spiagge sono molto frequentate dai bagnanti nella stagione estiva. I venti sostenuti – specie da gennaio ad aprile – che soffiano un po’ da tutte le direzioni, e le caratteristiche del fondale possono generare onde gradite ai più esperti. Sia a Mondello che a San Vito Lo Capo (oltre che ovviamente a Palermo) sono presenti scuole e strutture in grado di fornire corsi, attrezzature e servizi vari.
E le isole minori attorno alla Sicilia? A differenza che per il windsurf, sono sconsigliatissime per il kitesurf, per un semplice motivo: i loro litorali sono tutti rocciosi. Come si diceva prima, non costituisce affatto un’eventualità così remota anche per i più esperti, perdere il controllo dell’aquilone a causa dei capricci del vento, e se si trovano ostacoli davanti senza che si abbia il tempo di sganciare il leash (il cavo di ausilio che aggancia il surfista alla barra con cui governare l’aquilone) si può rischiare anche la vita, come dimostrano i casi di kiters schiantatisi ad es. sui frangiflutti. Pertanto si raccomanda vivamente a tutti coloro che intendono praticare questo sport estremo in Sicilia, di affidarsi ad istruttori qualificati e di affrontare il mare in condizioni di massima sicurezza, per sè e per gli altri.
Fonti: www.sicilykiteschool.it – www.kite-tecnica.it/articolone.pdf .
Oltre che in questi due siti web, altre dettagliate informazioni possono essere reperite sul sito ufficiale del kitesurf in Italia – www.kitesurfing.it – dove è presente anche un forum. Un altro forum – indipendente perché senza pubblicità – è costituito dal sito www.foilforum.it . Il portale www.kiters.it, dove è presente anche un blog con gli articoli di esperti e praticanti, fornisce molte informazioni aggiornate dal punto di vista tecnico e della sicurezza. Infine il portale www.surftribe.it (alla voce kitesurf del menu) è una vera miniera di informazioni dettagliate e aggiornate sulle spiagge spot – natura, vento, servizi, meteo, ecc. – che si possono trovare in Sicilia.
Nota. Testo di Ignazio Burgio. Le immagini sono di pubblico dominio. Data di pubblicazione: 7 ottobre 2022.