A pochi chilometri dalla cittadina di Militello in Val di Catania (Ct) si trovano le suggestive cascate formate dal torrente Oxena. Il corso d’acqua, da cui prendono il nome, scorre lungo un tratto dei Monti Iblei geologicamente molto antico, di natura vulcanica ma risalente a milioni di anni fa, antecedente dunque alla storia geologica dell’Etna, iniziata poco più di cinquecentomila anni fa. Prima di immettersi a sua volta nel torrente Trigona, l’Oxena scorre in fondo a gole, o “cave”, anche di natura basaltica, che il corso d’acqua stesso ha formato con la sua erosione nel corso delle ultime ere geologiche. Le sue acque formano laghetti dove ci si può rinfrescare nei periodi più caldi dell’anno, e lì dove incontrano un’antichissima parete di lava verticale creano appunto con il loro “salto” le straordinarie cascate.
Ai geologi e a tutti gli appassionati di storia naturale, gli esperti e le guide suggeriscono di visitare anche la vicina Valle del Loddiero, dal nome di un altro torrente che scorre anch’esso vicino alla cittadina di Militello. In quell’area infatti le caratteristiche geologiche e gli strati sedimentari delle rocce rivelano abbastanza chiaramente tutta la storia geologica della zona iblea: dalle eruzioni vulcaniche sottomarine fino a due milioni di anni fa, alle formazioni rocciose posteriori al lento e progressivo innalzamento dell’altopiano ibleo.
Sulle rive dell’Oxena prospera naturalmente la vegetazione, anche nei mesi più secchi, dal momento che la portata d’acqua del torrente è notevole tutto l’anno senza mai ridursi troppo. Le specie vegetali, che a volte sono così fitte da formare come delle gallerie sopra il torrente, sono rappresentate da olmi, frassini, carrubi, salici, oleandri, olivastri e gli immancabili fichi d’india. La presenza nelle acque di granchi di fiume e di altra fauna fluviale costituisce un segno di assenza di inquinamento, confermato anche dalla limpidezza del corso d’acqua.
Nelle vicinanze si trovano, oltre ai ruderi di un antico mulino, anche resti archeologici dell’età antica, soprattutto tombe. In tutto il territorio di Militello abbondano infatti le necropoli, risalenti anche a 5000 anni fa – Età del Bronzo Antico – e tombe a grotticella aperte come finestre sulle pareti dei valloni (o meglio, “cave”). Molte sono state purtroppo saccheggiate (sin dai tempi antichi), o ampliate e riutilizzate nel corso dei secoli per altri scopi, ad es. come abitazioni, chiese rupestri o ricoveri per animali. Ma altri interessanti resti archeologici poco più a valle delle cascate sono quelli di Essena, un antico centro abitato da cui il fiume ha preso il nome: Oxena, appunto.
Fonti:
– Andrea Di Piazza, Un canyon tra lava, cascate e vegetazione: lo spettacolo siciliano del fiume Oxena, in: www.balarm.it/news/magazine/un-canyon-tra-lava-cascate-e-vegetazione-lo-spettacolo-siciliano-del-fiume-oxena-19587
– M. G. Branciforte, Il riposo del guerriero, in Militello in Val di Catania, suppl. a Kalos (n. 6), 1996, in: turistico.comunemilitello.it/aree-archeologiche
Testo di Ignazio Burgio. Si ringrazia la dott.ssa Stefania Mazzone per aver concesso l’inserimento delle sue foto relative alle cascate.
Come arrivare. Si può raggiungere Militello, e da lì le Cascate dell’Oxena, dall’autostrada A19 Palermo – Catania: uscire allo svincolo di Gerbini, percorrere la statale SS192 e poi le provinciali SP74 ed SP69 in direzione Scordia, per poi imboccare la provinciale SP28 fino a Militello. Da Catania invece si può percorrere la statale SS114 in direzione Siracusa, per poi deviare dopo 15 Km verso Scordia (strada statale SS385) e quindi Militello. Da Siracusa si può anche utilizzare la statale SS124 in direzione Caltagirone, e una volta giunti a Vizzini, imboccare la provinciale che conduce a Militello.
Da Militello si segue la provinciale SP28 e dopo circa 2 km si svolta a sinistra sulla SP47. Dopo circa 6 km si incontra una curva da cui, sulla destra, si diparte una strada asfaltata che raggiunge un centro per disabili. Da qui proseguire a piedi lungo una strada sterrata fino ai ruderi di una casa, e subito dopo imboccare un sentiero che raggiunge il letto del fiume e le cascate. Dal momento che le rive (o le gole) dell’Oxena spesso sono impraticabili, si suggerisce di dotarsi di stivali o altre calzature di ricambio, per percorrere le acque basse del torrente ed esplorare il suo corso. Come sempre, si invita a praticare le escursioni in gruppo, possibilmente con una guida esperta.